Battito sincopato nella stasi ipnotica delle voci basse. Un presentimento che avesse un colore, ora, con la luce diffusa che te lo incorpora dieci centimetri dietro gli occhi, lo sapresti declinare in notazione esadecimale ma dargli un nome, un
nome è l'ultimo attributo che l'inutilità di questa semantica ostile legittimamente o meno mi nega. Nove sezioni della cupola celeste per un fine febbraio di inizio ad alto contrasto nella dissolvenza che sta consegnando il giorno a quello dopo. Caducità di un solipsismo.