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venerdì 16 marzo 2012

RE:sist

Stagioni che si fronteggiano dagli estremi del cerchio tagliato in dodici da un'ampiezza quasi eroica, ormai, se riavvolgi la timeline per ritrovarti il viso a sudest in una ripetizione che regredisce fino al distacco imposto nei condizionali di un periodo ipotetico declinato tra congiunzioni avversative che lo degradano a grossolana approssimazione di un insoluto ai danni del tempo, che non conosce indulto, men che mai l'amnistia che invoco da decenni.

giovedì 1 marzo 2012

zero

Battito sincopato nella stasi ipnotica delle voci basse. Un presentimento che avesse un colore, ora, con la luce diffusa che te lo incorpora dieci centimetri dietro gli occhi, lo sapresti declinare in notazione esadecimale ma dargli un nome, un nome è l'ultimo attributo che l'inutilità di questa semantica ostile legittimamente o meno mi nega. Nove sezioni della cupola celeste per un fine febbraio di inizio ad alto contrasto nella dissolvenza che sta consegnando il giorno a quello dopo. Caducità di un solipsismo.